martedì 30 giugno 2015

Su "Il Symposiacus"

Il recente volume curato da Maria Patrizia Allotta sul Mosaicosmo di Tommaso Romano, Nel buio aspettando l’alba… è stato segnalato con la riproposizione di alcune schegge romaniane, sull’interessante periodico “Il Symposiacus” di Bisceglie, fondato a Montpellier nel 1971 e curato magistralmente dal filosofo e scrittore Pantaleo Mastrodonato, nel numero aprile-giugno 2015 dedicato in gran parte a Tostoi e di grande rilievo. Un vivo grazie. 

Allotta e Mauro vincono il Premio "Silva Parthenia"

Maria Patrizia Allotta e Vito Mauro, fra gli altri, sono risultati i vincitori assoluti del Premio “Silva Parthenia 2015” svoltosi, con eccezionale partecipazione di pubblico (oltre trecento persone), domenico 28 giugno 2015 al Reali Cantine Borboniche di Partinico, per l’infaticabile e benemerita cura di Giuseppe Di Trapani, che ha appunto organizzato il I Festival Silva Parthenia, con molti eventi, recital di poesie, musica e perfino una riuscita rappresentazione dell’Opera dei pupi. Allotta è stata premiata per il volume della Limina Mentis di Monza, Nel buio aspettando l’alba… speranza che non muore dedicato con originale stesura tratti dai frammenti fino all’organicità, dai testi del Mosaicosmo di Tommaso Romano. Il Premio a Mauro, invece, è stato assegnato al volume delle nostre edizioni CO.S.MOS. – Comunità Spirituale del Mosaicosmo che, come noto, hanno pubblicato la Biobibliografia di e su Tommaso Romano, curata appunto da Mauro, dal titolo Continuum (2015, con prefazione di Antonino Buttitta). Un vivo ringraziamento di tutta la nostra Comunità agli organizzatori.  

giovedì 25 giugno 2015

Sul Mosaicosmo. Testi, note, recensioni e testimonianze


E' uscito il numero 6, 2015 dei Quaderni del Sigillo Cultura, dal titolo" Sul Mosaicosmo, a cura CO.S.MOS. - Comunità Spirituale del Mosaicosmo, che contiene testi, note, recensioni, testimonianze sui volumi di Tommaso Romano " 7 Tessiture dal Mosaicosmo" e "Essere nel Mosaicosmo", a cura di Maria Patrizia Allotta e Luca Tumminello con una testimonianza di Arturo Donati, editi da Thule. Troverete i testi dei seguenti Autori: Franca Alaimo • Giovanni Amodio • Nino Aquila • Giuseppe Bagnasco • Giovanni Bonanno Giuseppe Bonaviri • Anna Bonetti • Anna Maria Bonfiglio • Domenico Cara • Silvia Giudice Crisafi Lino Di Stefano • Carmelo Fucarino • Giuseppe Fumia • Mariolina La Monica • Giuseppe La Russa Carmelo Lauretta • Flavia Lepre • Gaetano Licata• Francesca Luzzio • Maria Marcone • Emanuele Messina • Carmelo Montagna •Gregorio Napoli Walter Nesti • Guido Pagliarino • Laura Perdicchi • Guglielmo Peralta • Lina Riccobene • Paolo Rizza • Nicola Romano • Giuseppe Saja • Antonino Sala •Marcello Scurria • Primo Siena • Giulia Sommariva • Piero Vassallo
Testimonianze di: Nino Agnello; Paolo Armellini; Giorgio Barberì Squarotti; Anna Bonetti; Corrado Camizzi; Federico Cavallaro; Massimo de Leonardis; Giovanni Dino; Luigi Gagliardi; Fausto Gianfranceschi; Ubaldo Giuliani Balestrino; Giuseppe Gorlani; Ennio Inaurato; Giancarlo Kruyff;Maria Antonietta La Barbera; Giuseppe Lo Manto; Ernesto Marchese; Giacomo Ribaudo; Paolo Ruffilli; Biagio Scrimizzi; Delmina Sivieri; Vittorio Soldaini; Mario Sossi; Orazio Tanelli; Teresa Titomanlio; Pacifico Topa; Mario Varesi.

mercoledì 24 giugno 2015

ThuleLibri per informare

ThuleLibri è il nuovo blog della Fondazione Thule Cultura (via Ammiraglio Gravina 95, 90139 Palermo), che si affianca al nostro sito www.edizionithule.it per proporre in tempo reale le novità editoriali, le recensioni, le presentazioni, gli avvenimenti, le iniziative, i premi e i concorsi, e riproporre altresì, attraverso l'Archivio Storico della F.T.C., immagini, recensioni e profili della vita culturale e dei libri di Thule, operante come noto dal 1971, fondata e diretta da Tommaso Romano, come associazione no profit. Preghiamo tutti di usare per le corrispondenze la mail fondazionethulecultura@gmail.com.

venerdì 19 giugno 2015

Autografi, Manoscritti e Documenti per Tommaso Romano. 1 - Victor E. Frankl

Autografi, Manoscritti e Documenti per Tommaso Romano. 

Iniziamo a pubblicare alcune significative lettere autografe, fotografie e dediche per Tommaso Romano, che si trovano catalogate nella biblioteca e nell'archivio storico della Fondazione Thule Cultura di Palermo, dove sono consultabili. E' un prezioso patrimonio culturale e storico, che ci consente di verificare la lunga attività e i qualificati rapporti dell'intellettuale palermitano con esponenti della cultura nazionale e internazionale. Si riporteranno anche copie degli originali di saggi e recensioni, raggruppati - ove possibile - per Autore. un lungo lavoro che ci attende e che darà ulteriore misura al profilo di Romano. Non si è ritenuto di inserire le biografie, data la possibilità di recepire notizie utili data la notorietà degli stessi interlocutori. Solo in alcuni casi si derogherà rispetto a tale impostazione

1 - Victor E. Frankl (Psicologo, Fondatore della Logoterapia. Vienna 1905 - 1997)



martedì 2 giugno 2015

Ida Rampolla del Tindaro, L'opera di Tommaso Romano

di Sandra Guddo Spatola

Inizierei subito prendendo spunto dal titolo di un’opera di Tommaso Romano “ Raccontare è raccontarsi”. Se condividiamo tale sillogismo,è legittimo affermare che Ida Rampolla del Tindaro,nel raccontare l’opera di T.Romano,in ultima analisi ,racconta anche un po’ di se stessa. Il  risultato? Viene fuori il ritratto di una grande donna,di ampia cultura di respiro europeo,sensibile ed acuta,che,attraverso un procedimento di analisi attenta ed accurata ,riesce a delineare una sintesi dell’opera di T.Romano senza cadere nella retorica o nell’enfasi,senza comprensione pelosa,senza sbavature,senza cedere all’agiografia. In modo pacato,attraverso un linguaggio chiaro ed efficace,esprime i fondamentali del pensiero di T.Romano,utilizzando,dove è necessario,una terminologia specifica afferente alle diverse discipline(dalla teologia alla musica ,alla filosofia) riuscendo ad essere ugualmente fluente e discorsiva e a regalarci una visione complessiva della sua opera. Impresa non facile,considerando la mole della sua produzione che spazia,con eguale intensità,dalla poesia alla saggistica,dalla narrativa alla diaristica e alla storia. E non soltanto! E proprio,al fine di sintetizzare,tenterò una rivisitazione diacronica,basandomi sulla ricerca critica di Ida Rampolla,privilegiando una chiave di lettura che metterà in evidenza alcuni aspetti  dell’opera di T. Romano,anziché altri,non perché siano meno interessanti ma perché la sintesi è d’obbligo in un incontro come questo dove il tempo è tiranno. Invece per parlare di T. romano occorrerebbero diversi seminari,convegni e studi.
Personaggio centrale nel panorama della cultura contemporanea,T. Romano si distingue non soltanto per la sua vasta e multiforme produzione letteraria e storiografica ma anche per l’impegno costante come promotore,organizzatore e curatore di innumerevoli manifestazioni, eventi,incontri e convegni, come membro di prestigiose giurie e curatore di riviste letterarie,blog e rubriche televisive. Indimenticabili sono gli incontri con l’Autore che risalgono al periodo in cui fu Assessore provinciale e poi comunale alla cultura nella città di Palermo. Fondatore e curatore della rivista letteraria “ SPIRITUALITA’ E LETTERATURA”,riuscì a coagulare intorno alla rivista un gruppo di poeti siciliani di elevata spiritualità dalle cui liriche emerge la concezione della POESIA come espressione del mistero dell’ essere. La ricerca sulla funzione della poesia viene ulteriormente approfondita nel “ MANIFESTO DI THULE “ ( 1985). La Poesia è ispirata dall’Assoluto e,attraverso un procedimento metanoico,ritorna rafforzata all’Assoluto. E’ un esercizio spirituale,introspezione,ripiegamento su se stessi che serve alla poesia per entrare nella dimensione del Sacro e che ci dà,come asseriva Ungaretti,nozione di Dio. Già nel convegno ad Andalo del 1954 si delineava chiaramente la visione ontologica e mistico-religiosa che il nostro Autore ha della poesia. Tornando alla parola Thule, da cui tra l’altro prende nome la Casa Editrice da lui fondata quando era ancora  sedicenne ((1971),Thule,come dicevo,ricorda la mitica isola di isola che era per Virgilio simbolo dell’ultima speranza e anche meta di un simbolico viaggio,ha dato il nome anche alla Fondazione Thule Cultura che è diretta filiazione della casa editrice che conta al suo attivo ben 800 editi e raccoglie oltre quindicimila volumi, parte dei quali sono stati donati a biblioteche italiane ed estere. La Fondazione  è una vera e propria casa museo per la pregevole collezione di oggettistica,mobili, quadri che rivelano il suo amore per la memoria e il ricordo. Per questo aspetto rimandiamo all’articolo di Germano Sgargiali,apparso sul periodico “ Palermo Parla”( aprile-maggio 2015) .
La prima opera poetica di T. Romano,non a caso porta il titolo di “ISOLA DI DIAMASCIEN” ,dove emerge il concetto di solitudine,legato al concetto di isolamento che ha la stessa radice di isola ma che deve essere inteso non come orgoglioso,se non sprezzante,distacco dall’umanità,al contrario è partecipazione al dolore umano come si evince dalla poesia” Per Francesco” dove il poeta raggiunge toni di elevata spiritualità.
La solitudine come viene chiarito in “ANACORETA OCCULTO” è vista come necessario momento di meditazione e lavoro interiore per sentire la voce dell’Assoluto ma non è mai separazione dal cosmo di cui l’uomo fa necessariamente parte perché ogni essere vivente è come la tessera di un grande mosaico nel quale è integrato ed ha senso soltanto in tale dimensione. Ogni essere umano è dunque indispensabile nell’economia del Creato,come è spiegato,in “MOSAICOSMO” un neologismo che efficacemente ci racconta che ogni essere, anche il più piccolo e insignificante,ha una missione da compiere: è un tassello del grande progetto divino,è microcosmo nel macrocosmo. Al concetto di mosaico è collegato il tema dell’oro,come in “ ORO DEL MOSAICO” dove l’oro,usato come sfondo nei mosaici,come avviene anche nella pittura orientale,rappresenta l’infinito e il mistero;duttile e resistente al contempo,rappresenta la perfezione e la luce divina e ne è simbolo.
L’uomo dunque non va considerato in modo separato da tutti gli altri elementi del mosaico in cui ha trovato la sua configurazione ed è per questo che in “ AMMIRATE BIOGRAFIE” ma anche in “ PELLEGRINO AL PELLEGRINO” viene ribadita la necessità di inquadrare il biografato nel contesto in cui è vissuto,tenendo conto di tutti i fattori che hanno interagito con lui nel corso della sua vita e delle sue opere all’interno di una società di cui è coprotagonista;fattori che spaziano da quelli affettivi,familiari,culturali e spirituali alle strutture sociali,economiche e finanziarie! In”Pellegrino al pellegrino”aveva condotto l’analisi della fenomenologia della lirica italiana mettendo in evidenza di ogni autore trattato,l’originalità del pensiero,la ricchezza spirituale,l’analisi contenutistica e formale ed anche preziose connotazioni psicologiche:ciò coerentemente con la visione espressa in Mosaicosmo e nelle opere successive. In” Ammirate Biografie” T. Romano si occupa del recupero e della valorizzazione di autori siciliani del novecento che altrimenti,caduti nell’oblio, sarebbero stati ignorati per sempre e procede alla rivalutazione di alcuni di essi particolarmente meritevoli come Gandolfo Iraggi o Cristina Campo e di moltissimi altri,degni di nota.
Ma qual è il concetto di biografia? T. Romano ce lo spiega in uno studio contenuto in “PER LA FONDAZIONE DELLA SCIENZA DELLA BIOGRAFIA” in cui affronta anche la questione metodologica che non può non basarsi sul metodo euristico della ricerca. In tale ottica,grande importanza assume anche la diaristica per la sua dimensione cronologica e come testimonianza diretta dei fatti vissuti dagli autori narranti. In tal senso è molto utile l’uso degli strumenti informatici e della più avanzata tecnologia per condurre ricerche in tempi rapidi, con l’occhio sempre rivolto al presente,come è possibile leggere in un’intervista al giornalista Vito Mauro. A questo punto appare evidente l’importanza contributiva che possono dare alla storia la scienza biografica e la diaristica per lo studio del passato . Ciò avviene nell’opera di T. Romano “ SICILIA 1860-1870- UNA STORIA DA RISCRIVERE “ . Come dice Paolo Mieli, il lavoro dello storico non finisce mai perché la storia va scritta e riscritta alla luce dei nuovi documenti, di nuove fonti e rinvenimenti al fine di ristabilire la verità su alcuni fatti storici del passato di dubbia interpretazione,così come è avvenuto per la storia della Sicilia nel decennio esaminato da T. Romano e per la tanto controversa Questione Meridionale, dove è evidente la mistificazione dei fatti relativi a quegli anni operata da certa storiografia con il sostegno,consentitemi di aggiungere, dei mass-media e di dubbia pubblicista antimeridionale.
Un altro importante lavoro storico è rappresentato dallo studio su “ VITTORIO AMEDEO D’AOSTA” che fu illuminato sovrano di Sicilia dal 1713 al 1720,periodo assai breve durante il quale,tuttavia,riuscì ad emanare leggi e provvedimenti in campo economico e finanziario,come il riordino delle dogane,dazi e tariffari. Il re diede impulso ad alcune importanti attività: da quelle estrattive,alla lavorazione del vetro e della lana e ad innovare il servizio postale. Iniziative che avrebbero avuto una ricaduta positiva su tutta la popolazione,comprese i ceti meno abbienti.
Lontano da tentazioni agiografiche,si pone l’opera su “LA BEATA MARIA CRISTINA DI SAVOIA” che ricostruisce,in particolare, servendosi di fonti attendibili,il periodo che va dal 1832 al 1836,periodo durante il quale fu regina di Napoli,avendo sposato Ferdinando II . Modello di virtù,fu una regina illuminata che seppe aiutare il suo popolo con iniziative sorprendenti per quel periodo come la colonia di S. Leucio, storica fabbrica di seterie .
Un altro tema ricorrente è quello del viaggio in cui esprime la convinzione che la vita di ognuno di noi è un avventuroso viaggio per raggiungere la completezza,la perfezione che su questa terra ci è negata:un viaggio verso l’Assoluto,un viaggio dal microcosmo al macrocosmo!
La ricerca,la memoria,il ricordo sono temi,coniugati con l’idea del viaggio,altrettanto importanti per comprendere il pensiero di T. Romano e che troviamo a più tratti in diverse opere tra le quali è d’obbligo citare”LA COLONNA E IL MARE” e “FUTURO EVENTUALE” ed “EREMO SENZA TERRA”. Il viaggio talora è inteso come viaggio di ricerca verso le nostre più lontane radici, come accade in “ Pellegrino al Pellegrino”  dove l’uomo ritrova nelle grotte dell’Addaura le sue origini. Ma anche ricerca dell’arcana bellezza che risiede in ogni frazione del cosmo o ricerca intesa come evasione dalla banalità quotidiana o se vogliamo dall’immanente per aspirare,in una tensione continua,al trascendente. Memoria e ricordo sono due temi fondamentali per comprendere l’amore che T.Romano nutre per il collezionismo non soltanto di oggetti,mobili e quadri di valore intimistico ed oggettivo,raccolti nella casa museo della fondazione Thule. Ma è chiaro che non tutto merita di essere preservato e ciò vale anche per le opere di autori che Egli recupera dall’oblio: occorre discernimento critico altrimenti si rischia di tradurre il collezionismo in un’accozzaglia di cose,opere ed autori di dubbio valore. In “ RACCONTARE E’ RACCONTARSI” E in “TEMPO DORATO” la memoria torna indietro alla sua adolescenza di cui racconta le prime crisi e problematiche ,non trascurando di descrivere personaggi davvero caratteristici,quasi caricaturali,come la zia Maria o Don Peppinello,mostrando capacità di indagine psicologica e un sottile umorismo degno di Pirandello. Dà spazio a quartieri oggi in stato di degrado come Romagnolo o certe vie del centro o ad alcune tradizioni scomparse,come il culto delle visite, il cui valore resta altissimo: “La tradizione non è certo banale e acritica conservazione piuttosto perenne innovazione che non rinnega le radici.”(da intervista concessa al giornalista Vito Mauro )
Un tema a parte che merita approfondimenti e che invece qui sarà soltanto accennato è il valore della parola. La Parola è segno del segno, è insieme fonema e grafema, o meglio,musica e filosofia ,non a caso i greci definivano la poesia “lirica”:verso e melodia insieme. La parola è “veicolo privilegiato della verità trascendente”e quindi diventa legame tra l’umano e divino nella continua dialettica immanenza-trascendenza. E davvero le poesie di T. Romano sono impregnate di tale ricerca che,utilizzando termini arcaici e desueti o di raffinata bellezza,come nel caso di ESMESURANZA e DILIVRARMI,riesce a raggiungere versi di sublime ardore dove tutta la sua intrinseca spiritualità si traduce in humanitas ed,oserei aggiungere,in pietas. Pietas ed humanitas che attraverso i versi della poesia di Senghor ( SENGHOR 100 ANNI –UMANESIMO CIVILE E POESIA DELLA NEGRITUDINE),in ultima analisi, consentono a Tommaso Romano di esprimere tutta la solidarietà verso chi,diverso da noi, cerca nella nostra isola accoglienza: attitudine questa consolidata nel corso della nostra storia e di cui i siciliani non siamo secondi a nessuno.