Tommaso Romano è figura di intellettuale
multiforme e di scrittore a tutto tondo per l'imponente produzione poetica,
saggistica, di aforismi a cui sono andati prestigiosi riconoscimenti, fra tutti
il Premio della Cultura delia Presidenza del Consiglio e le Palme Accademiche
della Repubblica di Francia. Presidente Onorario
dell'ISSPE (Istituto Siciliano di Studi Politici ed
Economici), direttore delle riviste Spiritualità
& Letteratura e Ara
Pacis. È vice
Presidente della Fondazione Ignazio Buttitta, docente di filosofia, estetica e
antropologia criminale, Tommaso Romano ha guidato importanti periodici che
hanno rilanciato, fra il tanto altro, il tema "spinoso" del rapporto
tra arte e aspirazione al sacro. Personalità eclettica, appassionato promotore
di cultura, ha rivestito numerose cariche di prestigio, rendendo testimonianza
di un interesse per l'arte nel pieno dell'armonia tra sperimentazioni intime,
dal sapore mistico, e ambizioni totalizzanti. Fondatore delle "Edizioni
Thule" oggi Fondazione, Tommaso Romano
incarna il carisma del poeta che vorrebbe dare forma e contenuto ad un mondo
dai contorni e dalle sostanze definibili a un tempo rivoluzionarie e
tradizionali. Tra gli innumerevoli temi che emergono dalla vasta sua opera, la
relazione tra libertà e responsabilità, tra uomo e scienza e tecnica, tra
individuo e sistema economico.
Nell'elegante raccolta di liriche Dilivrarmi (Liberarmi) - antico termine
letterario tratto dal sonetto di Francesco Petrarca "lo son, sì stanco
sotto 'I fascio antico", dalla intensa, profonda ispirazione religiosa -
che ci introduce al grande tema della libertà, edita da Salvatore Sciascia,
Tommaso Romano, in
virtù della profonda sua vocazione alla filosofia
s'inscrive, sottolinea Raffaele Nigro, nella nota introduttiva, "a una
linea poetica di riflessione e di astrazione, come dire Campanella e Holderlin, per restare tra gli
esempi alti". Con un inquieto verseggiare dalla cifra ermetica, che
attinge alla memoria, alle cronache personali, alla natura, Tommaso Romano
traduce lo scarto tra un passato ricco di sentimenti e un presente sfuggente e
vano e, nel contempo, indica la strada di una nobile quanto solitaria e
titanica resistenza morale.
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