di Andrea Mileto
È stato appena pubblicato un volume filosofico frutto di vari contributi, tutti di alto livello, pubblicato dalla Casa Editrice Limina Mentis di Villasanta (MB) www.liminamentis.com, dal titolo L'essere del linguaggio, il linguaggio dell'essere (pp.177) , a cura di Ivan Pozzoni e di Filippo Silvestri autore, quest'ultimo, di una puntuale Premessa che così, fra l'altro, efficacemente argomenta:”Sia il problema discusso in modo filosofico o diversamente la cosa sia argomentata secondo modi che sono caratteristici di un pensare/sentire religiosi o ancora sia la questione raccontata prestando ascolto alla letteratura, alla poesia, il problema della relazione tra Essere, Vita e Linguaggio è sempre ancorato a ragioni banalmente economiche e pertanto esistenziali, se considerate in un orizzonte di studi linguistico: quanto riescono le nostre parole a dire la vita che viviamo? Quanto siamo liberi/prigionieri negli ordini del discorso che parliamo, che ci parlano? Quali politiche semiotiche reggono la sintassi, la grammatica del senso da cui ci lasciamo guidare? Ovviamente non ci sono risposte che possano risultare univoche e la differenza caleidoscopica dei saggi che sono qui raccolti almeno in parte dà conto della varietà delle repliche che sono ancora sempre possibili”.
Il volume si segnala per la ricchezza dei testi fra cui vanno segnalati gli studi di Andrea Corona su linguaggio e poesia in Heidegger; di Marco Visconti sulle radici della parola, sempre in Heidegger ; di Giorgio Pannunzio su ontologia profetica e dato linguistico in Sofocle; Enrico Volpe sull'ontologia platonica come superamento del problema linguistico nel Cratilo ; Federico Avogrado sui fondamenti dell'oggettività in Kant e in Reichenbach ; Filippo Silvestri su Peirce; Marco Ferrari sul tema Oltre la dicotomia tra soggetto e oggetto. L'ambiguità del corpo e della parola; Francesco Adragna sul silenzio filosofico; Andrea Muni su Simone Weil: spunti di filosofia del linguaggio tra filosofia dell'amicizia, dell'amore e carceraria; Ambra Bruna Circognini su “In principio era il corpo. Creatività e linguaggio in Vico". Carmen De Stasio e Maria Patrizia Allotta, infine, si occupano di due pensatori siciliani: la prima si interessa acutamente di Vira Fabra (e del marito-compagno, lo scrittore recentemente scomparso Ignazio Apolloni) e di quella che viene definita la "struttura solida e vagante del pensiero scrittura della Fabra. Dalla struttura alla situazione".
Il testo di Maria Patrizia Allotta si sofferma ancora una volta sul pensiero letterario\ filosofico di Tommaso Romano con il titolo L'essenzialità della parola viva, "costruendo"- con una premessa biografica ampia - tratti direttamente dagli frammenti romaniani, un testo vivo e vibrante.
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